I-L'INTELLIGENZA DELLA MALATTIA : MALATTIA ED EVOLUZIONE
«
La malattia è lo sforzo che fa la Natura per guarire l’uomo. Possiamo
dunque imparare molto dalla malattia per il ritorno alla salute, e ciò
che appare al malato da respingere, racchiude l’oro vero che non ha
trovato in nessun altro luogo. » C.G.
Jung
In altre parole : « invece di cercare di guarire la malattia,
lasciamola guarirci ».
Da
una ventina d’anni le scoperte del Dott. Hamer sulla nostra
fisiologia hanno cambiato la comprensione del ruolo delle « malattie ».
Sembrerebbe che si manifestino per aiutare il nostro corpo a gestire un
conflitto grave e non a causa di fattori esterni (epidemie, sostanze
chimiche…). La comprensione della nostra responsabilità riguardo alla
salute non solo non è deprimente e colpevolizzante ma anzi ristabilisce
una fiducia assoluta nel nostro corpo anche malato. Tutto questo
permette la presa di coscienza dei nostri condizionamenti biologici e
favorisce l’evoluzione verso il benessere ed una vera libertà.
Bisogna
anche considerare i fattori sociali che hanno frenato quest’immenso
potenziale. Per ragioni di interessi economici, di potere personale e
soprattutto per l’ostilità generata sempre verso le innovazioni troppo
rivoluzionarie. Voltaire diceva già ai suoi tempi che :
« Si preferisce sempre credere ad una menzogna sentita
migliaia di volte che ad una verità del tutto nuova !»
Come
integrare oggi nella propria vita queste scoperte, benefiche per la
propria salute ma pericolose per la coesione collettiva ? Se la
malattia e la guarigione sono una nostra creazione le cure saranno
molto diverse da ciò che si propone oggi. Come accettare questa
situazione senza condannarsi a scegliere un campo e ad irrigidirsi in
strategie difensive? Come trovare invece una grande forza capace di
sostenere il proprio percorso con fiducia e rispetto per ogni destino ?
Poche
persone sono state implicate nell’elaborazione di queste nuove chiavi
destinate a far crescere tutta l’umanità e possono parlarne senza
cascare in intenzioni manipolatrici.
Questo lavoro ci
renderà coscienti delle memorie biologiche ataviche che condizionano i
nostri comportamenti e possono determinare le nostre vite.
II-LA BIO-PSICOGENEALOGIA
Associando alle scoperte del Dott.Hamer lo sguardo transgenerazionale,
si può capire l’utilità della trasmissione di malattie.
Un esempio :
Elisabetta ha problemi di visione : un’opacificazione della retina.
Cosa c’è stato di particolare nella sua storia ?
nel
1947 sua madre, che viveva ancora con i genitori in Corsica, a 17 anni
e non era sposata, scopre che è incinta.. Vivrà i primi mesi della
gravidanza col terrore di essere scoperta. Si fasciava la pancia
affinché i genotori non « vedessero » questa realtà vergognosa. Dopo
alcuni mesi ritrovò il partner e tutto si sistemò con un matrimonio.
Se
c’è la paura di essere visto, il corpo sollecita l’organo della vista,
non può certo agire sugli occhi degli altri. Se c’è un pericolo
nell’esser visto o nel vedere, saranno i propri occhi che , per
diminuire il nostro stress, faranno in modo di farmi vedere
meno
o mi renderanno cieco del tutto. Non veder è la risposta adatta anche
genetica.
E questa impronta marcherà i discendenti se non è stata pacificata e
cancellata.
La
Bio-Psicogenealogia s’interessa in particolare al periode dei primi due
anni contando l’anno della gravidanza, come si fa con l’oroscopo
cinese, dal concepimento.
Si riferisce anche ai « Cicli biologici
Cellulari memorizzati » teorizzati dallo psicologo clinico Marc
Freichet per capire le leggi di risonanza che determinano le
ripetizioni di avvenimenti e traumi.
Non dimentichiamo ciò che diceva C.G.Jung : « Ciò che non viene alla
coscienza torna sotto forma di destino. »
Non
aver più paura delle malattie significa rinunciare alla visione arcaica
di malattie che ci degradano senza ragione, da cui bisogna difendersi e
che ci incoraggiano quindi ad atteggiamenti di dipendenza verso la
medicina, la prevenzione e la cura che mi »salverà ».
Ritrovando
la fiducia nel nostro corpo che funziona benissimo anche quando si «
ammala », ci permetterà di vivere sereni. Quando un sintomo si
presenterà, anche sgradevole, potremo comunque rallegrarci di avere
un’opportunità per crescere e diventar più interi e forti.
Con
le Costellazioni Familiari si va ancora oltre : riconoscendo che
qualsiasi atteggiamento, scelta di vita, anche sfociati in dolori ed
insuccessi, sono in risonanza di atteggiamenti e situazioni dietro di
noi che attraverso di noi ,cercano una coscienza liberatrice.