Bio psico somatica
L'intelligenza della malattia
03-Arbredepalerme203ArbredePalerme


I-L'INTELLIGENZA DELLA MALATTIA : MALATTIA ED EVOLUZIONE

«  La malattia è lo sforzo che fa la Natura per guarire l’uomo. Possiamo dunque imparare molto dalla malattia per il ritorno alla salute, e ciò che appare al malato da respingere, racchiude l’oro vero che non ha trovato in nessun altro luogo. » C.G. Jung           
In altre parole : « invece di cercare di guarire la malattia, lasciamola guarirci ».

Da una ventina d’anni le scoperte del Dott. Hamer  sulla nostra fisiologia hanno cambiato la comprensione del ruolo delle « malattie ». Sembrerebbe che si manifestino per aiutare il nostro corpo a gestire un conflitto grave e non a causa di fattori esterni (epidemie, sostanze chimiche…). La comprensione della nostra responsabilità riguardo alla salute non solo non è deprimente e colpevolizzante ma anzi ristabilisce una fiducia assoluta nel nostro corpo anche malato. Tutto questo permette la presa di coscienza dei nostri condizionamenti biologici e favorisce l’evoluzione verso il benessere ed una vera libertà.

Bisogna anche considerare i fattori sociali che hanno frenato quest’immenso potenziale. Per ragioni di interessi economici, di potere personale e soprattutto per l’ostilità generata sempre verso le innovazioni troppo rivoluzionarie. Voltaire diceva già ai suoi tempi che :
«  Si preferisce sempre credere ad una menzogna sentita migliaia di volte che ad una verità del tutto nuova !»
Come integrare oggi nella propria vita queste scoperte, benefiche per la propria salute ma pericolose per la coesione collettiva ? Se la malattia e la guarigione sono una nostra creazione le cure saranno molto diverse da ciò che si propone oggi. Come accettare questa situazione senza condannarsi a scegliere un campo e ad irrigidirsi in strategie difensive? Come trovare invece una grande forza capace di sostenere il proprio percorso con fiducia e rispetto per ogni destino ?
Poche persone sono state implicate nell’elaborazione di queste nuove chiavi destinate a far crescere tutta l’umanità e possono parlarne senza cascare in intenzioni manipolatrici.
Questo lavoro  ci renderà coscienti delle memorie biologiche ataviche che condizionano i nostri comportamenti e possono determinare le nostre vite.

II-LA BIO-PSICOGENEALOGIA

Associando alle scoperte del Dott.Hamer lo sguardo transgenerazionale, si può capire l’utilità della trasmissione di malattie.
Un esempio :
Elisabetta ha problemi di visione : un’opacificazione della retina.
Cosa c’è stato di particolare nella sua storia ?
nel 1947 sua madre, che viveva ancora con i genitori in Corsica, a 17 anni e non era sposata, scopre che è incinta.. Vivrà i primi mesi della gravidanza col terrore di essere scoperta. Si fasciava la pancia affinché i genotori non « vedessero » questa realtà vergognosa. Dopo alcuni mesi ritrovò il partner e tutto si sistemò con un matrimonio.
Se c’è la paura di essere visto, il corpo sollecita l’organo della vista, non può certo agire sugli occhi degli altri. Se c’è un pericolo nell’esser visto o nel vedere, saranno i propri occhi che , per diminuire il nostro stress, faranno in modo di farmi vedere meno  o mi renderanno cieco del tutto. Non veder è la risposta adatta anche genetica.
E questa impronta marcherà i discendenti se non è stata pacificata e cancellata.

La Bio-Psicogenealogia s’interessa in particolare al periode dei primi due anni contando l’anno della gravidanza, come si fa con l’oroscopo cinese, dal concepimento.
Si riferisce anche ai « Cicli biologici Cellulari memorizzati » teorizzati dallo psicologo clinico Marc Freichet per capire le leggi di risonanza che determinano le ripetizioni di avvenimenti e traumi.
Non dimentichiamo ciò che diceva C.G.Jung : « Ciò che non viene alla coscienza torna sotto forma di destino. »


Non aver più paura delle malattie significa rinunciare alla visione arcaica di malattie che ci degradano senza ragione, da cui bisogna difendersi e che ci incoraggiano quindi ad atteggiamenti di dipendenza verso la medicina, la prevenzione e la cura che mi »salverà ».
Ritrovando la fiducia nel nostro corpo che funziona benissimo anche quando si « ammala », ci permetterà di vivere sereni. Quando un sintomo si presenterà, anche sgradevole, potremo comunque rallegrarci di avere un’opportunità per crescere e diventar più interi e forti.

Con le Costellazioni Familiari si va ancora oltre : riconoscendo che qualsiasi atteggiamento, scelta di vita, anche sfociati in dolori ed insuccessi, sono in risonanza di atteggiamenti e situazioni dietro di noi che attraverso di noi ,cercano una coscienza liberatrice.